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Riflessioni sul marketing online, SEO e Web Analytics compresi

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Forse cercavi: porno oppure come mai non tutte le parole chiave sono adatte alla SEO.

Scritto da parte di sean ·

Anni fa quando si parlava del , ci si concentrava essenzialmente sul posizionamento nei motori di ricerca o, in parole povere, sull’essere primo su Google. Già. Una frase bella, corta, comprensibile ed efficace. La visibilità nei motori di ricerca è importante, senz’ombra di dubbio.

Ma essere primi su Google per che cosa? È una grossa trappola. Non è raro che le parole chiave identificate per la SEO o le campagne facciano parte del vocabolario ricercato utilizzato dai professionisti interni all’azienda per descrivere i prodotti ed i servizi dell’azienda.

Nei fatti, una persona tipica utilizza un linguaggio molto più semplice per descrivere quello che cerca su Google o un altro motore di ricerca.

Di conseguenza, un’azienda può trovarsi primo su Google, ma per quelle parole chiave utilizzate solo da suoi concorrenti quando costoro cadono nella stessa trappola. Si trova con la lista sbagliata.

Il secondo problema che si verifica molto spesso è quello di essere primi su Google per parole chiave o frasi di parole chiave che attirano molto traffico, ma non quello giusto, e precisamente, un traffico qualificato. Consideriamo un bell’esempio. Al RomeCamp 2008 si è parlato della società, dell’ambiente e della tecnologia.

Una delle presentazioni più divertenti, e più memorabili, trattava del ruolo significativo svolto storicamente dalla pornografia come stimolo per lo sviluppo ed accettazione della nuova tecnologia. Ed, in effetti, è vero. Basta pensare ai primi compratori dei videoregistratori. Gli addetti ai lavori sanno bene che sono proprio coloro che, motivati dalla possibilità di guardare film osé comodamente a casa propria, hanno fatto decollare il settore. La presentazione, Porno 2.0, è stata molto seguita e commentata successivamente sui vari blog. È probabile che alcuni dei blogger che hanno scritto in merito alla presentazione Porno 2.0 abbiano cominciato a ricevere visitatori da Google che cercavano proprio pornografia.

Scommetto che nella maggioranza dei casi, questi visitatori saranno delusi se poi trovano “solo” una recensione della presentazione su porno 2.0 svolta al RomeCamp.

Esattamente come potrebbe accadere se questo articolo cominciasse ad apparire in Google per frasi analoghe. Ma non ci sarà un ritorno sull’investimento (ROI) né per i visitatori né per me.

Morale: è importante che un sito sia ben indicizzato in Google e negli altri motori di ricerca per le parole chiave giuste, e cioè quelle che possono attirare traffico qualificato e precisamente quei visitatori che possono avere davvero un interesse per i nostri prodotti e/o servizi. Quelli che arrivano al nostro sito, navigano e portano a termine qualche attività sul nostro sito che risponde a loro ed ai nostri obiettivi. La cosiddetta conversione insomma.


La presentazione Porno 2.0 tenuta a RomeCamp 2008.

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Originariamente pubblicato 9 Dec 2008

  • Sean Carlos aiuta le aziende nell'ottimizzare i loro risultati di business online. La sua carriera spazia dalla gestione di campagne di telemarketing e direct mailing presso un'organizzazione con più di 10.000 soci ad una significativa esperienza a livello mondiale maturata presso la Hewlett-Packard. Nei primi anni 90 Sean ha sviluppato un applicativo enterprise search, comprensivo di tutte le fasi, dall'indicizzazione alla ricerca dei testi, per il Los Angeles County Museum of Art. Dal 2000 al 2004 Sean è stato IT Manager del sito immobiliare CasaClick.it, parte del gruppo Pirelli. Sean è un docente ufficiale della Web Analytics Association. Collabora inoltre con l'Università Bocconi. Nato a Providence, RI, USA, Sean Carlos si è laureato in Fisica. Parla inglese, italiano e tedesco.

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