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Bing – le caratteristiche e i consigli SEO

Scritto da parte di sean · Nessun Commento

Alla fine di maggio Microsoft ha annunciato il suo nuovo motore di ricerca, Bing. Microsoft ha giustificato molte delle nuove funzionalità di Bing evidenziando che il 50% delle queries di ricerca o vengono abbandonate o raffinate – spesso gli utenti non ricevono la risposta giusta al primo tentativo – citando studi provenienti da Jakob Nielsen, Enquiro e loro interni. Microsoft ha anche indicato che gli utenti dei motori di ricerca si concentrano sempre di più sui compiti e sulle decisioni – di conseguenza le sessioni coi motori di ricerca diventano sempre più lunghe mentre gli utenti proseguono il loro processo decisionale.

Con la disponibilità dei dati sull’andamento di Bing nel suo primo mese di vita, ho pensato che sarebbe interessante dare un rapido sguardo a ciò che l’introduzione di Bing significa per i professionisti del search marketing e, in un articolo separato, dare un’occhiata alle attuali quote di mercato possedute dai motori di ricerca principali.

Qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa in prestito

Molte delle nuove funzionalità di Bing non sono proprio novità. Ask.com ha introdotto i suoi binocoli nel 2004. Prima di Bing, Microsoft Live Search ha sperimentato l’anteprima di un sito nei risultati. Gli utenti Google astutamente riconoscono che Google offre già molte delle funzioni esibite da Bing, come ad esempio i profondi (site o deep links), per il primo o secondo risultato di una ricerca. Google non ha fatto finora nessuna campagna di formazione. Le funzioni nuove di Google tendono a comparire in un test con gli utenti finali e, prima o poi, forse nei comunicati su uno dei blog di Google. Una comunicazione abbastanza buona per gli operatori SEO, ma essa probabilmente viene ignorata da parte della stampa o del pubblico più vasto.

Il team di Bing merita enorme riconoscimento per aver scelto alcuni dei migliori elementi di ciò che è stato provato nel corso del tempo da diversi motori di ricerca e per averli applicati a vere e proprie esigenze di ricerca individuate mediante il comportamento degli utenti dei motori.

Diverse versioni creano grandi aspettative e confusione in Europa

Con il rilascio di Bing, Microsoft ha fatto un ottimo lavoro nel comunicare con la stampa, i webmaster ed il pubblico. Detto ciò, Microsoft ha creato non poca confusione in quanto la maggior parte delle nuove funzionalità promosse sono state viste inizialmente solo dagli utenti negli Stati Uniti.

A titolo di esempio, l’anteprima di un sito che appare quando si posiziona il mouse sopra il risultato di una ricerca sembra essere limitata alle versioni di Bing in lingua inglese, ad esempio per gli Stati Uniti, il Regno Unito e Canada. L’anteprima non è disponibile in vari paesi europei visionati a campione, ad esempio, né in Germania né in Italia. Non è disponibile, al momento della stesura di questa guida, nemmeno nella versione francese- canadese.

Bing negli USA
Figura 1: Bing come si vede in America

Bing nel Regno Unito
Figura 2: Bing in Europa è un caso po’ diverso e con funzioni più limitate (almeno per ora)

Arrivederci Ciao, Ciao Bing shopping

Ciao di Bing La novità principale in Europa, oltre a un nuovo nome, è la migrazione del vecchio servizio di recensioni scritte dagli utenti, Ciao, a Bing Shopping. Ciao serviva Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia e Regno Unito.

Ora Bing offre la ricerca web, , video, shopping, news e mappe nella maggior parte dei mercati europei. I piccoli paesi, come il Portogallo, hanno solo la ricerca web e di . In Russia, patria di motori di ricerca locali Rambler e Yandex, è attualmente disponibile solo la ricerca web, e video.

Salute, Locali, Shopping e Viaggi verticali negli Stati Uniti

La versione statunitense di Bing mette la ricerca verticale, orientata a sbrigare un compito, in netta posizione frontale – più precisamente, sulla sinistra, dove risulta molto più evidente rispetto ai simili che Google offre con troppa discrezione nella parte superiore della pagina. La scelta dei verticali specifici può essere guidata dalle esigenze degli utenti, ma posso immaginare che i verticali siano stati selezionati in parte sulla base di quanto essi saranno potenzialmente lucrativi in futuro. Innanzitutto, qualcuno deve pagare per la ricerca sul web.

Opzioni Bing per raffinare una ricerca

Prova ad effettuare una ricerca su Bing su alcuni famosi mancuriani e Bing comincia a dimostrare la sua stoffa davvero. del complesso musicale e copertine dei dischi appaiono insieme all’obbligatorio lemma di Wikipedia – risultati non molto diversi da quelli che Google ci dà per una ricerca simile. Ma se Google offre per ricerche correlate nascoste in fondo alla pagina, Bing li muove in alto a sinistra.

La ricerca per gli Smiths in Bing

Ma c’è di più. Dopo i primi risultati, Bing offre raggruppamenti di risultati correlati, chiamati da Bing Gruppi Web. Sia chiaro, Bing qui non sta facendo nulla di veramente nuovo. Teoma ha offerto risultati ordinati per soggetti specifici e, Clusty, già il nome dice tutto per coloro che conoscono la parola inglese cluster. Per la query Smiths, Bing offre il primo gruppo di di cui sopra e, scorrendo la pagina verso il basso, i raggruppamenti dei risultati per testi, biografia, tournées, spartiti, canzoni e video.

Bing: considerazioni specifiche per la SEO

Generalmente sono sicuro nel dire che i miei consigli SEO per la visibilità in Google sono validi pure per gli altri motori di ricerca e per l’usabilità del sito. Tuttavia, vi sono alcuni punti specifici di Bing da tenere presenti.

Il cruscotto Webmaster offerto da Bing

Se non l’hai già fatto, vai ad abilitare gli strumenti per i webmaster offerti da Bing. Una delle cose che si potrebbero fare consiste nello specificare un percorso e nome di file personalizzato per il sitemap.xml, come è possibile con gli offerti da Google ed il Site Explorer Yahoo!. Ti consiglio di non specificare il percorso per una sitemap nel file robots.txt del sito, non è che si vuole davvero rendere così facile la scansione intesto come scraping del tuo sito, vero?

Anteprima sito

Un webmaster può disabilitare la funzione anteprima Bing del sito impostando la meta robot tag nopreview oppure nopreview specificata come un’intestazione http X-Robots. Bing potrebbe avere problemi nella creazione di un’anteprima del sito per siti fatti in , ancora un altro motivo per evitare questa tecnologia proprietaria.

Utilizzare l’attributo titolo nella tag àncora per i

La sintassi HTML permette all’attributo titolo (da non confondere con il titolo tag!) di essere aggiunto a molte tag html. Alcuni browser rendono visibile il valore dell’attributo titolo quando il mouse si sposta sopra l’elemento html – il che consente agli sviluppatori un modo semplice per aggiungere indicazioni per l’utilizzo ed un miglioramento d’uso del sito. Infatti in passato Google ignorava il contenuto dell’attributo titolo; un comportamento logico se si considera che il titolo come attributo è così raro in natura che non avrebbe senso per Google spendere molto tempo su esso.

In un articolo, il team di Bing consiglia l’utilizzo dell’attributo titolo sui interni come un modo per qualificare meglio la pagina di destinazione indicata da un . Si dovrebbe tenere in mente l’usabilità – se lo fai, potrai evitare la tentazione d’infilare tutte le parole chiave che ti vengono in mente nel titolo del . In un test rapido, non ho ancora visto la prova che Bing si appoggi al titolo di un , ma non ho dubbi che ciò sarà utilizzato in futuro.

La riscrittura del titolo di una pagina nei risultati di una ricerca

Un altro problema che è emerso è una tendenza di Bing a riformulare i titoli specificati dal tag </code> di una pagina in modo che la parola chiave o frase della ricerca vengano inseriti nel titolo del risultato. Di sicuro gli inserzionisti AdWords, che hanno già familiarità con l’inserimento dinamico delle parole chiave, riconoscono ancora un’altra caratteristica di Bing che non è esattamente una novità.</p> <p>Alcuni professionisti <acronym title="Search Engine Optimization">SEO</acronym>, forse con un’esperienza <acronym title="Search Engine Optimization">SEO</acronym> limitata, hanno espresso indignazione di fronte al fatto che Microsoft potrebbe alterare (un post ha usato la parola “falsificare”) il titolo scelto da un webmaster per i risultati della ricerca.</p> <blockquote> <p>Tutto questo trambusto sembra poco giustificato per utilizzare un eufemismo. Per anni i motori di ricerca hanno utilizzato titoli alternativi per i risultati di una ricerca, generalamente presi da una directory come DMOZ, piuttosto che dal tag <code><title></code> di una pagina.</p> </blockquote> <p>Recentemente i motori di ricerca hanno iniziato a riconoscere alcune <a href="/blog/evitare-indicizzazione-motori-ricerca">meta-tag</a> specifiche, ad esempio <code>noodp</code> e <code>noydir</code>, che i proprietari del sito possono specificare per controllare l’impiego o meno di un titolo alternativo. Anche se questo precedente non esisteva, i motori di ricerca creano spesso il sommario o l’astratto. Google talvolta utilizza la meta descrizione specificata in una pagina come sommario del lemma, ma questo comportamento è relativamente recente.</p> <p>Mentre gli operatori <acronym title="Search Engine Optimization">SEO</acronym> possono e devono lavorare per creare risultati di ricerca seducenti (grazie al titolo, descrizione e l’<acronym title="Uniform Resource Locator"><a href="/blog/tema/url" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with URL">URL</a></acronym>), i motori di ricerca hanno sempre avuto l’ultima parola e questo non è cambiato. Si potrebbe effettivamente trovare che la riscrittura del titolo da parte di Bing rende maggiori visite – ma questo rimane da verificare. Sarebbe preferibile una meta tag robots che consenta la disabilitazione della riscrittura del titolo. Idealmente sarebbe possibile specificare questa opzione nella consolle del Bing webmaster per un sito intero e pure come opzione <code>X-Robots-Tag</code>.</p> <h3>Bing spider</h3> <p>Bing ha anche <a href="http://www.bing.com/community/blogs/webmaster/archive/2009/07/17/new-bot-work-continues-at-bing.aspx">annunciato</a> un aggiornamento per il suo sistema di scansione, spostando la versione dal <a href="/blog/ragni-motori-ricerca">bot</a> da 1.1 a 2.0b per ora, ad esempio,</p> <p><code>msnbot/2.0b (+http://search.msn.com/msnbot.htm)</code><br> Per coloro che utilizzano uno strumento per verificare la profondità e la frequenza di scansione di un motore di ricerca, forse vale la pena di assicurare che la versione del bot non sia fissa.</p> <h3>Bing e la personalizzazione locale</h3> <p>In alcuni mercati, Bing offre risultati di ricerca personalizzata in base all’IP dell’utente. Vai su Extras (in alto a destra dello schermo) → Preferenze. Potresti vedere <em>Località corrente</em>, compilata con l’ubicazione che Bing ha rilevato. Questa funzionalità non è disponibile per tutte le aree geografiche. Ora la vedo per gli Stati Uniti e l’Italia, ma non la vedo per l’Irlanda, né per il Portogallo.</p> <p><img src="/i/bing-location-it.png" style="width:686px;height:95px;border:0;" alt="Impostazione dell'ubicazione utente in Bing"></p> <h4>Impostazione della località in Bing</h4> <p>È possibile forzare l’ubicazione utilizzata da Bing specificando un CAP o la Città ed il Codice della Provincia. Le informazioni di qualsiasi preferenza Bing verranno memorizzate in un cookie, <code>SRCHHPGUSR</code>, in una formula simile a <code>LOC=LAT%3d43.78|LON%3d11.25|DISP%3dFirenze%2c%20Toscana|</code>. Ciò sembra implicare che si possa cambiare la località utilizzando i valori decimali di Latitudine e Longitudine in un parametro <acronym title="Uniform Resource Locator"><a href="/blog/tema/url" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with URL">URL</a></acronym> <code>LOC</code>. Nei fatti, non sono riuscito a farlo funzionare.</p> <p>L’<acronym title="Application Programming Interface">API</acronym> Bing consente di disabilitare la rilevazione della località, <code>Options=DisableLocationDetection</code>. Ci può essere pure una simile opzione <acronym title="Uniform Resource Locator"><a href="/blog/tema/url" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with URL">URL</a></acronym>.</p> <p>Google permette agli utenti di specificare la loro ubicazione nel loro account Google, ma questo richiede che gli utenti rinuncino alla loro vita privata grazie all’associazione del loro nome con la loro ubicazione e le loro ricerche. Bing non richiede nessun login agli utenti; in questo <em>Bing offre miglior tutela della privacy rispetto a Google</em>.</p> <h4>Visualizza la versione Bing per un paese di tua scelta</h4> <p>Al suo rilascio, mi sono trovato davanti la versione portoghese di Bing, in quanto ero in Portogallo. La versione Bing di default viene determinata durante il primo accesso sulla base dell’indirizzo IP dell’utente. Si può forzare la versione di Bing, aggiungendo <code>cc=<codice paese></code> all’<acronym title="Uniform Resource Locator"><a href="/blog/tema/url" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with URL">URL</a></acronym> della ricerca, ad esempio, <code>http://www.bing.com/?cc=us</code>. In alternativa, è possibile impostare il “mercato” per Bing con la selezione da un <a href="http://www.bing.com/worldwide.aspx">elenco</a> o aggiungendo <code><a href="http://msdn.microsoft.com/en-us/library/dd251064.aspx">setmkt</a>=<lingua-PAESE></code>, ad esempio, <code>http://www.bing.com/?setmkt=de-CH</code>, al <acronym title="Uniform Resource Locator"><a href="/blog/tema/url" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with URL">URL</a></acronym> di Bing. Una lista completa dei valori riconosciuti è disponibile nella documentazione per l’<a href="http://msdn.microsoft.com/en-us/library/dd251056.aspx"><acronym title="Application Programming Interface">API</acronym> Bing</a>. La lingua può essere cambiata anche mediante <code>setlang=<lingua-PAESE></code>.<br> Bing offre opzioni di personalizzazione per specificare che le ricerche restituiscano pagine provenienti da un paese, ad esempio, <code>+loc:<codice paese></code> e limitate ad una lingua, per esempio <code>+language:<codice lingua></code>. Pertanto, è possibile limitare i risultati della ricerca all’Italiano parlato in Svizzera con l’aggiunta di <code>+loc%3ACH+language%3Ait</code> alle parole chiave nel <acronym title="Uniform Resource Locator"><a href="/blog/tema/url" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with URL">URL</a></acronym>.</p> <h2>Perché il web ha bisogno di Microsoft – con alcune condizioni</h2> <p>Tanto per cambiare, i video forniti da Bing non sono solo limitati a quelli su YouTube, un punto su cui Google ha un chiaro conflitto di interessi irrisolto. Questa è una dimostrazione del motivo per cui il web, con alcune riserve, in realtà ha bisogno di Microsoft come attore credibile nella ricerca su Internet.</p> <h3>Microsoft e il difficile rapporto col web</h3> <p>Purtroppo Microsoft ha un problema serio di credibilità sul web. Dopo la scomparsa di Netscape (senza dubbio l’inclusione di un Internet Explorer (IE) “gratuita” con le nuove installazioni di Windows non ha aiutato le vendite), Microsoft ha smesso di innovare il suo browser web. IE versione 6, figlio delle guerre dei browser piuttosto che del movimento per gli standard web, è stato rilasciato nel 2001. Il mondo ha dovuto attendere 5 anni prima che la versione successiva di IE vedesse la luce del giorno, un fatto che ha gravemente ostacolato l’adozione degli standard web ed un supporto dignitoso dei fogli di stile, CSS. 5 anni sono tanti in generale, per non parlare del tempo di Internet.</p> <h4>Il supporto multipiattaforma di IE, i font TrueType, Winmail.dat</h4> <p>Al culmine delle guerre dei browser, Microsoft offriva versioni di IE anche per <a href="http://web.archive.org/web/1012rn_1/www.microsoft.com/mac/products/internetexplorer/internetexplorer.aspx?pid=internetexplorer">Mac</a> e <a href="http://web.archive.org/web/4908/http://www.microsoft.com/unix/ie/default.asp">Unix</a>, un supporto multi-piattaforma insomma. Entrambe le versioni sono scomparse. Microsoft ha inoltre sostenuto la rete, <a href="http://web.archive.org/web/2546/http://www.microsoft.com/truetype/fontpack/win.htm">contribuendo font TrueType</a>, che poi sono <a href="http://www.extremetech.com/article2/0,2845,2299700,00.asp">scomparse</a>.</p> <p>Purtroppo a volte Microsoft ha ignorato l’intero ecosistema internet, non meglio esemplificato dal file <a href="http://facstaff.gpc.edu/~jbenson/resource/winmail.htm">Winmail.dat</a> che Microsoft allegramente allega alle email su Internet, nonostante il fatto che nessun altro possa leggerle. Quanto tempo e soldi abbiamo perso su questo problema?</p> <h4> <a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a> multi-piattaforma compatibile? Sciocchezze</h4> <p>Le frecce in basso a destra sulla versione stelle e strisce di Bing sono, apparentemente, per cambiare la foto di sfondo. Peccato che Bing stia utilizzando il sostituto <a href="/blog/tema/flash" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Flash">flash</a> della casa Microsoft, <a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a>, per realizzare la galleria. Microsoft promuove <a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a> come una soluzione multi-piattaforma – frottole!</p> <p><a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a> non è disponibile per Linux, né è disponibile un suo equivalente. I tiepidi sforzi da parte di Novell, chiamati Moonlight, non hanno ancora prodotto versioni aggiornate per Linux, e non sembra che questo cambierà. Infatti, non si può installare Moonlight per l’attuale versione (3.5) di Firefox, probabilmente il browser più utilizzato in ambiente Linux. Nonostante il “sostegno” sulla carta di due grandi aziende, in realtà non sembra che importi a nessuno se effettivamente gli utenti Linux possano visualizzare siti web che impiegano <a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a>. Il risultato netto è che i siti web che utilizzano una qualsiasi versione di <a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a> sono “oscurati” per ora. Messaggio a Microsoft: vi auguro molto successo con Bing, ma per favore, togliamo questa robaccia <a href="/blog/tema/silverlight" class="st_tag internal_tag" rel="tag" title="Posts tagged with Silverlight">Silverlight</a> o offriamo un <a href="http://store.mozilla.org/popups/view.php?code=MZ9011">supporto cross-platform</a> sul serio.</p> <h3>Non è una lamentela su Microsoft in sé</h3> <p>Anche a rischio di divagare troppo, vorrei essere sicuro che le mie considerazioni in materia di Microsoft e di web non vengano fraintese. Sono il proprietario orgoglioso di molti prodotti Microsoft, in particolare i loro mice e le tastiere. Utilizzo MS Money da molti anni, anche se ora che Microsoft lo ha abbandonato, ho bisogno di trovare un modo per estrarre tutti i dati, profili beneficiari compresi, il che pare non sia possibile … ma questo è un altro problema da affrontare in un’altra occasione.</p> <h3>Cosa l’esperienza di Microsoft sul web ci insegna veramente</h3> <p>Anche se è piuttosto facile amare Google e i suoi servizi, è proprio l’esperienza con Microsoft che dimostra il motivo per cui vogliamo evitare di trovarci in una situazione dove una società controlla l’accesso al web attraverso la sua posizione dominante nella ricerca sul web.</p> <p>È vero che Google è un’azienda eccezionale. Google è veramente innovativa, basta guardare a ciò che hanno fatto con la traduzione automatica, particolarmente di recente. Eppure, ogni proprietario di un sito, che ha visto il proprio <a href="/blog/sicurezza-wordpress">sito bannato da Google</a> si rende conto che la non tiene audizioni pubbliche. Molti siti, una volta che diventano invisibili nei confronti di Google, sono invisibili sul web a tutti gli effetti.</p> <p>Si corre, naturalmente, il rischio di un’ascesa di Microsoft nella ricerca sul web. Si potrebbe finire con un <strong>duopolio Google-Microsoft</strong>, in particolare, se Microsoft compra Yahoo! e riesce a mantenere il traffico Yahoo!, non necessariamente dato per scontato. Sono poco sicuro che ci sarebbero veramente vantaggi da un duopolio Google-Microsoft. Preferirei vedere più motori di ricerca di qualità.</p> <p><em>Aggiornamento 29 luglio 2009</em>: Yahoo! si è ritirato dal mercato dei motori di ricerca – la ricerca su Yahoo! sarà fornita da Microsoft per i prossimi 10 anni. Maggiori risorse per sfidare Google? Non credo che il problema sia stato rappresentato da una delle risorse.</p> <h2>Ulteriore esplorazione Bing</h2> <p>La squadra Bing ha svolto un ottimo lavoro finora e ti consiglio caldamente di familiarizzarti con ciò che stanno facendo, anche se Bing non dispone ancora di una quota di mercato significativo in Italia. Il modo migliore per esplorare le nuove caratteristiche di Bing è l’analisi del comunicato stampa e della documentazione webmaster citata all’inizio di questo articolo abbinate alle prove in prima persona utilizzando la versione americana di Bing. <em>Pubblicato in inglese 2009-07-21</em>.</p> <h3>Post correlate:</h3> <ul class="similar-posts"> <li> </li> <li> <a href="/blog/protocollo-sitemaps" rel="bookmark" title="2006-11-18">Sitemaps, protocollo lanciato da Google, adottato da tutti i tre Motori di Ricerca principali</a> </li> <li> <a href="/blog/microsoft-yahoo-smx-west" rel="bookmark" title="2010-02-21">… E poi rimarranno in due: L’accordo Microsoft – Yahoo! per la ricerca al convegno SMX West 2010</a> </li> <li> <a href="/blog/yahoo-feed-mappasito" rel="bookmark" title="2006-08-29">Segnalare un sito a Yahoo mediante una Mappa del Sito… ne vale la pena?</a> </li> <li> </li> </ul> <p></p> <div class="wikio-share"></div> <span style="float:left;margin:1px 2px 1px 4px;"> </span> </div> <p class="tagged"><strong>Originariamente pubblicato</strong> <span style="color:black;">30 Jul 2009</span></p> <ul class="addaut"> <li> <img alt="" src="http://1.gravatar.com/avatar/b0220ca0cece8f0f3dfd02?s=96&d=http%3A%2F%2F1.gravatar.com%2Favatar%2Fad516503a11cd5ca435acc9bb6523536%3Fs%3D96&r=G" class="avatar avatar-96 photo" height="96" width="96"><strong>Sean Carlos</strong> aiuta le aziende nell'ottimizzare i loro risultati di business online. La sua carriera spazia dalla gestione di campagne di <strong>telemarketing</strong> e <strong>direct mailing</strong> presso un'organizzazione con più di 10.000 soci ad una significativa esperienza a livello mondiale maturata presso la <strong>Hewlett-Packard</strong>. Nei primi anni 90 Sean ha sviluppato un applicativo <em><strong>enterprise search</strong></em>, comprensivo di tutte le fasi, dall'indicizzazione alla ricerca dei testi, per il <strong>Los Angeles County Museum of Art</strong>. Dal 2000 al 2004 Sean è stato <acronym title="Information Technology">IT</acronym> Manager del sito immobiliare <strong>CasaClick.it</strong>, parte del gruppo <strong>Pirelli</strong>. Sean è un docente <!-- antezeta.it <a href="http://www.tech.ubc.ca/webanalytics/intro_course.html" title="Continuing Studies Computers, Media and Technology - UBC Award of Achievement in Web Analytics"> -->ufficiale<!-- antezeta.it </a> --> della <strong>Web Analytics Association</strong>. Collabora inoltre con l'<strong>Università Bocconi</strong>. Nato a Providence, RI, USA, Sean Carlos si è laureato in Fisica. Parla inglese, italiano e tedesco. <div class="clear"></div> </li> </ul> <div class="clear"></div> <div id="comments"> <h3 class="comments_headers">0 risposte finora ↓</h3> <ul id="comment_list"> <li class="comment"> <div class="entry"> <p>Non ci sono ancora commenti. Rompi il ghiaccio compilando il modulo qui sotto..</p> </div> </li> </ul> <h3 id="respond" class="comments_headers">Lascia un commento</h3> <p id="commentwarn">Avviso: commenti sono benvenuti nella misura in cui essi aggiungono qualcosa al discorso. Commenti senza nome e cognome e/o con toni negativi senza giustificazione razionale di una propria posizione e/o per terzi fini, corrono il rischio di essere cancellati senza pietà ad imprescindibile discrezione dell'amministratore. Ebbene sì, la vita è dura.</p> </div> <div class="clear flat"></div> </div> <div id="sidebar"> <ul class="sidebar_list"> <li id="text-476575891" class="widget widget_text"> <h2 class="widgettitle">Cerca nel sito</h2> <div class="textwidget"> </div> </li> <li id="text-455739581" class="widget widget_text"> <div class="textwidget"> </div> </li> <li id="text-476575892" class="widget widget_text"> <h2 class="widgettitle">Abbonati al feed!</h2> <div class="textwidget"> <div style="margin-left:auto;margin-right:auto;text-align:center;"> <img src="/i/Feed-icon.png" alt="Icona Rss" style="border:0;"><br> <hr style="color:black;margin-top:10px;margin-bottom:10px;"> <!-- antezeta.it <a href="http://searchmarketingexpo.com/west/2010/full_agenda2#348" title="Meet me at Search Marketing Expo 2010, Santa Clara California"> --><img src= "<!-- antezeta.it http://searchmarketingexpo.com/_images/badges/west10/smxw10_ism_tall.jpg --> "alt="I am speaking at SMX West"><!-- antezeta.it </a> --> </div> </div> </li> <li id="recent-posts-3" class="widget widget_recent_entries"> <h2 class="widgettitle">Post Recenti</h2> <ul> <li> </li> <li> <a href="/blog/testo-come-immagini-superato-con-font-face" title="Testo come Immagini: Problema SEO Ormai Superato con @font-face">Testo come Immagini: Problema SEO Ormai Superato con @font-face</a> </li> <li> </li> <li> </li> <li> </li> </ul> </li> <li id="text-456378191" class="widget widget_text"> <div class="textwidget"> </div> </li> </ul> </div> </div> <div id="multi_col"> <div id="col_1"> <ul class="sidebar_list"> <li id="recent-comments-3" class="widget widget_recent_comments"> <h2 class="widgettitle">Commenti recenti</h2> <ul id="recentcomments"> <li class="recentcomments"> <a href="http://www.stilegames.com" rel="external nofollow" class="url">Stilegames</a> on </li> <li class="recentcomments">Giuseppe on Libri gratuiti, via con la pulizia di primavera! </li> <li class="recentcomments"> <a href="http://www.giacomopelagatti.it/" rel="external nofollow" class="url">Giacomo Pelagatti</a> on </li> <li class="recentcomments">Fausto on 7 fonti di informazione sui link dei concorrenti e considerazioni per la ricerca di link a scopo SEO </li> <li class="recentcomments"> <a href="http://www.goanalytics.info" rel="external nofollow" class="url">Marco Cilia</a> on </li> </ul> </li> </ul> </div> <div id="col_2"> <ul class="sidebar_list"></ul> </div> <div id="col_3"> <ul class="sidebar_list"></ul> </div> <div id="col_4"> <ul class="sidebar_list"> <li id="linkcat-2" class="widget widget_links"> <h2 class="widgettitle">Blogroll</h2> <ul class="xoxo blogroll"> <li> <a href="http://aziendeconleorecchie.wordpress.com/" title="Chi practica il marketing dell’ascoloto in Italia, e come." target="_blank">Aziende con le orecchie</a> </li> <li> <a href="/blog/crazy-marketing-network-siti">Crazy Marketing Network | Tutti i Blog</a> </li> <li> <a href="http://www.digitalmarketinglab.it/" rel="friend met neighbor" title="Il Blog di Leo Bellini, appassionato di marketing, internet e comunicazione digitale">DigitalMarketingLab | Leonardo Bellini</a> </li> </ul> </li> <li id="linkcat-8" class="widget widget_links"> <h2 class="widgettitle">Corsi</h2> <ul class="xoxo blogroll"> <li> <a href="/corsi/seo.html" title="Corso SEO offerto da Antezeta">Corso SEO – Posizionamento nei motori di ricerca</a> </li> </ul> </li> <li id="linkcat-7" class="widget widget_links"> <h2 class="widgettitle">Consulenza</h2> <ul class="xoxo blogroll"> <li> <a href="/servizi-ottimizzazione-siti-motori-di-ricerca.html" title="Servizi di consulenza SEO offerte da Antezeta">Posizionamento nei motori di ricerca</a> </li> <li> <a href="/servizi-statistiche-siti.html" title="Servizi di consulenza sugli statistiche siti web offerte da Antezeta">Web Analytics</a> </li> </ul> </li> </ul> </div> </div> <script src="/blog/js/blog.js" type="text/javascript"></script> <script src="/j/tablesort.min.js" type="text/javascript"></script> <script src="/j/customsort.js" type="text/javascript"></script> <div id="footer"> <p>Copyright © 2006–2011 Sean Carlos. — <a href="/blog/sitemap/">Sitemap</a> — <a href="/blog/chi-sono/">Chi sono & Crediti</a></p> </div> </div> <script type="text/javascript" src="http://www.antezeta.com/owa/modules/base/js/owa.tracker-combined-min.js"></script> <script type="text/javascript"> _qoptions={ qacct:"p-b8nRsrwsOp-2-" }; </script> <noscript></noscript> <script type="text/javascript"> var pkBaseURL = (("https:" == document.location.protocol) ? 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