Questa domanda mi è arrivata in chat. E devo ammetterlo, sono spesso proprio i messaggi istantanei a rappresentare una valida fonte di ispirazione per i post. Prima di rispondere, una piccola avvertenza è d’obbligo: sono docente di un corso SEO, quindi non è detto che io sia del tutto imparziale su questo tema. Caveat emptor .
A chi serve il corso SEO e quali sono le sue esigenze?
Non manca un’ampia scelta di corsi SEO sul mercato italiano. Nel decidere quale sarà la formazione migliore per te, conviene prima capire le tue esigenze di alunno.
Un profilo Marketing e/o Tecnico?
La SEO – il search marketing in base al merito, ha due anime – quella tecnica e quella di marketing. Alcuni corsi sono più orientati alla parte tecnica, altri alla parte marketing. Non c’è niente di male – ma è meglio rendersene conto prima di assumere un impegno. Forse un corso “avanzato” che parla in dettaglio dell’infrastruttura di Google non è adatto a una persona di marketing che ha più bisogno di capire i comportamenti dei navigatori Google, dei clienti potenziali. Invece, un corso SEO con un forte accento su come scrivere title html e meta description vincenti potrebbe rivelarsi soporifero per i tecnici responsabili dello sviluppo e della gestione di un sito.
Va bene un’introduzione sommaria o serve una conoscenza profonda?
Nel caso di un Marketing Manager o Dirigente IT, sono spesso sufficienti una o due giornate per acquisire la terminologia ed i concetti chiave per essere in grado di comunicare in modo efficace con le persone che sono sul pezzo, interne o agenzie esterne che siano. Per un aspirante SEOista invece non si può fare a meno di un corso di alcuni giorni. Già la sola teoria può impiegare 3 giorni se trattata in profondità, senza pensare poi alla necessità di avere tempo a disposizione per fare esercizi pratici utili per verificare concretamente la teoria.
Il docente si occupa di SEO?
Alcuni docenti SEO sono persone davvero multidisciplinari. Si occupano di Web Marketing a 360 gradi, da AdWords a come avvalersi al meglio dei servizi come Zooppa. Di conseguenza avranno una preparazione probabilmente più che sufficiente per un corso introduttivo. Ma guai se serve un corso approfondito. Saranno in grado di superare un quiz seo difficile?
Lo stile di comunicazione del docente è adatto alla tua azienda?
Alcuni corsi SEO sono proposti con un tono sobrio; altri invece mediante una comunicazione strillante. Magari uno degli stili è più adatto alla tua azienda. Occhio anche alla trasparenza. Puoi visualizzare una scaletta del corso SEO senza impegni?
La formazione SEO da autodidatta e gli approcci alternativi
Il costo di un corso SEO è molto basso in confronto al valore delle informazioni che si possono apprendere in tempi rapidi.
In economia aziendale si parla di opportunity cost – subisco un costo aziendale, seppure nascosto, anche se non investo in formazione per i miei dipendenti. Il momento in cui la mia concorrenza investe ed applica quanto imparato, mi trovo indietro pur non avendo fatto niente (o proprio per quello).
Come alternativa alla formazione formale, si possono trovare diversi libri sulla SEO, sia in italiano che in inglese. Purtroppo i libri hanno qualche difetto. Richiedono tempo e disciplina per essere letti accuratamente. Non è possibile porre domande durate la lettura come durante una lezione con un docente. Google non rimane mai fermo nonostante detenga il monopolio effettivo in tanti mercati. Novità come per gestire il contenuto duplicato rendono obsoleti i libri già appena essi sono stati stampati.
Molte risorse aggiornate per l’apprendimento da autodidatta della SEO sono reperibili online. Ci sono vari ed altri forum. C`è anche qualche blog SEO. Occhio comunque al tempo necessario per leggere e filtrare tutte le informazioni disponibili. Spesso si trovano molte informazioni sbagliate.
Concludiamo con un po’ di divertimento: un esempio della doppia natura marketing-tecnica che si può riscontrare in un corso SEO
Un aspetto molto importante per il search engine marketing, SEM (vale a dire la SEO ed il keyword advertising), consiste nello scegliere le keywords più adatte per far incrociare i clienti potenziali ed i prodotti e/o servizi forniti dall’azienda.
Ciò non è così banale come potrebbe sembrare. Prendiamo in considerazione il semplice watermelon, come si dice in inglese. Uno che ha girato un po’ l’Italia sa bene che ci troviamo subito nei guai. Watermelon in italiano è una parola che ha una connotazione geografica. Tendenzialmente le persone del nord parlano di anguria mentre, almeno in Toscana, non si può fare a meno del cocomero. Se questo punto non è chiaro, lo per scegliere le parole chiave non ti aiuta – ci sono le informazioni sulle offerte degli inserzionisti adWords (da prendere con le pinze per più motivi) ed i volumi di ricerca in Google. Ma manca la distribuzione geografica delle ricerche. Dobbiamo incrociare questi dati con quelli disponibili nei for Search / Google Trends (per ora solo in inglese):
Dai Google Insights, possiamo notare anche altri due fenomeni che si incontrano nella ricerca di parole chiave per il SEM. C’è una stagionalità nelle ricerche – la maggior parte delle ricerche per cocomero ed anguria vengono fatte durate l’estate. Magari non è proprio una sorpresa in questo caso, ma è importante sempre verificare le nostri ipotesi ed i nostri preconcetti.
Un altro fenomeno è forse meno chiaro. Sembra che si facciano molte ricerche per cocomero a Milano. Come mai? Tanti emigrati da altre parte di Italia negli anni 50 e 60? Il motivo più probabile è che la rilevazione geografica degli utenti in rete viene fatta spesso, , in base alle informazioni fornite dal nostro ISP (Telecom Italia, Wind-Infostrada, Tiscali, Fastweb, ecc). Alcuni ISP comunicano che i loro utenti sono tutti a Milano, anche se non è vero. Di conseguenza tutti gli strumenti che si appoggiano a questi dati sono imperfetti.
Tutto questo per convincerti a seguire un corso SEO con me .
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