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Riflessioni sul marketing online, SEO e Web Analytics compresi

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Come trarre il meglio da una brutta situazione: comunicare in modo intelligente i disservizi sul web

Scritto da parte di sean · 1 Commento

L’altra sefhra Camillo Di Tullio, alias Dr Who, mi ha chiesto tramite chat se riscontravo problemi nell’accedere a siti web molto trafficati come i siti di social media o LinkedIn. In quel momento particolare, non avevo notato difficoltà particolari, ma la sua domanda mi ha fatto riflettere sul fatto che, recentemente, si sono visti molti siti assai noti giù.

I tempi morti per un sito web, pianificati e non, presentano ad un’azienda opportunità di non proprio gradite. Innanzitutto gli investimenti nella visibilità nei motori di ricerca e le altre fonti di traffico al sito web non valgono più a nulla quando un sito non è più raggiungibile. La cosa migliore che un’azienda può fare è riconoscere il problema e, se è il caso, tentare la carta dell umorismo mentre si mette a lavoro dietro le quinte per assicurare che il problema non si verifichi di nuovo.

Quello che segue è un sondaggio informale sui messaggi sui siti giù, cioè il “sito non è disponibile”, per lo più negli ultimi tempi. Concludo con le informazioni su come tenere le pagine web di cortesia fuori dai risultati dei motori di ricerca.

non è disponibile. Sembra poco realistico?

Per la maggior parte degli utenti Internet in Europa, sarebbe difficile immaginarsi un giorno di navigazione Web, senza il motore di ricerca . La ricerca per trovare un sito. Ricerca per saperne di più su un prodotto o un servizio. La ricerca per sbrigare un compito come la realizzazione di un acquisto. Tutte quelle cose che diamo per scontate. Ma dobbiamo davvero farlo? Un giorno, Internet potrebbe apparire così?:


Figura 1: la semplicità tipica con la quale descrive le sue pagine di errore.

Probabilmente no. Questo errore specifico è stato con Gmail, più di un anno fa. Ma, solo per divertimento, prova a utilizzare la ricerca Yahoo! per un giorno!

Fare shopping da Staples.com

Staples è una grande catena di cartolerie per l’ufficio con una forte presenza negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania e Portogallo. Questo è il loro sito web:

Staples.com è giù
Figura 2: Staples.com il 21 luglio 2008.

Puoi indovinare quello che c’è oggi in offerta?

Assicurazione, o dubbi, da Genialloyd?

Staples non è l’unico sito commerciale a trovarsi recentemente sotto pressione. Genialloyd, parte del Gruppo Allianz, vende polizze assicurative sul web.

Il sito genialloyd.it è giù
Figura 3: Genialloyd non è disponibile al momento (19 luglio 2008) a causa di problemi tecnici.

Almeno si può dire che questa pagina di errore sia un po’ più informativa di quella di Staples. Come nota a parte, effettivamente, ho trovato che il servizio offerto da Genialloyd è molto buono.

Twitter, sul suo ultimo Tweet?

In sostanza un servizio SMS pluricanale trasmesso a più persone, è stato accolto da quelle persone che sono le prime ad adottare la tecnologia come un efficiente strumento di comunicazione, utilizzando Twitter sia per divertimento sia per lavoro. Twitter ha ancora lottato per stare al passo con la crescita esplosiva verificatasi. Immagini come questa sono fin troppo familiari:


Figura 4: Twitter dice… c’è qualcosa che non va

Nei fatti, la questione diventa più chiara…


Figura 5: Twitter è solo… oltre la capacità

La balena o il robot e la bomba: quale immagine preferite?

Plurk

Non disposti ad attendere che Twitter sistemi i suoi problemi, molti hanno cercato promettenti servizi alternativi come ad esempio Plurk. Non sono così certo che l’interfaccia utente di Plurk costituisca un reale miglioramento rispetto a Twitter e Plurk attualmente ha un minor numero di utenti nei confronti di Twitter, il che significa che le conversazioni avvengono con un pubblico più limitato. Plurk sembra condividere almeno una cosa in comune con Twitter – una pagina creativa per dire che il sito è giù:

Plurk è giù
Figura 6: Plurk non è disponibile al momento.

Non è forse giusto prendere in giro quei siti ancora relativamente giovani come Twitter (ottobre 2006) e Plurk (2008). Anche il sito professionale nel campo delle reti sociali per il business come LinkedIn ha problemi ogni tanto:

LinkedIn è giù
Figura 7: … torna fra poco (9 luglio 2008)

E, in effetti, è tornato. La pagina per la manutenzione programmata raffigura un mago, anche se non sono sicuro del perché:

LinkedIn è giù
Figura 8: la manutenzione programmata è apparentemente magica.

Come si fa il con un sito aziendale giù?

In alcuni casi, una pausa di tempo è necessaria per l’installazione di nuove funzionalità. La buona volontà degli utenti può essere mantenuta, annunciando la manutenzione programmata in anticipo come ha fatto Microsoft adCenter analytics con un blog post, con una e-mail, e con un messaggio sul sito:

adCenter Analytics è giù
Figura 9: adCenter Analytics lavori in corso.

Aziende diverse, immagini diverse, messaggi diversi per dire che il sito è giù. Il punto è che le aziende pensano a come comunicare le interruzioni del servizio – la manutenzione programmata e non – sul web, prima che accada un “evento”.

Sito giù? Come tenere i messaggi di servizio fuori da

Come professionista del mediante i motori di ricerca, consiglio caldamente che le aziende prendano in considerazione non solo il messaggio che vogliono trasmettere, ma che intraprendano anche misure per assicurare che questi messaggi non finiscano nei motori di ricerca. Non c’è bisogno che i navigatori web incontrino un messaggio negativo dopo la pausa forzata.

Ci sono vari modi per tenere pagine web fuori da google. L’approccio migliore, in questo caso particolare, è che il server web emetta uno stato HTTP 5xx “errore del server”, come ad esempio 503 Servizio non disponibile. Questo è un segnale forte per i motori di ricerca: il contenuto è una pagina di errore che non sarebbe utile per gli utenti nei risultati della ricerca web. È anche un sicuro presupposto che si tratta di un errore del server temporaneo, a differenza di un “noindex” meta-tag o lo standard per l’esclusione dei robot , che non danno indicazioni temporali (c’è una meta tag unavailable_after ma è riconosciuta solo da , e quindi non risulta utile per le Ricerche Yahoo!, Microsoft ed altre.).

Come viene gestita l’immagine della tua azienda durante i tempi morti, pianificati e non?

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Originariamente pubblicato 28 Jul 2008

  • Sean Carlos aiuta le aziende nell'ottimizzare i loro risultati di business online. La sua carriera spazia dalla gestione di campagne di telemarketing e direct mailing presso un'organizzazione con più di 10.000 soci ad una significativa esperienza a livello mondiale maturata presso la Hewlett-Packard. Nei primi anni 90 Sean ha sviluppato un applicativo enterprise search, comprensivo di tutte le fasi, dall'indicizzazione alla ricerca dei testi, per il Los Angeles County Museum of Art. Dal 2000 al 2004 Sean è stato IT Manager del sito immobiliare CasaClick.it, parte del gruppo Pirelli. Sean è un docente ufficiale della Web Analytics Association. Collabora inoltre con l'Università Bocconi. Nato a Providence, RI, USA, Sean Carlos si è laureato in Fisica. Parla inglese, italiano e tedesco.

1 risposta finora ↓

  • 1 Andrey // 29 Jul 2008 alle 7.58.46

    Bravo Sean!

    nel mondo web 2.0 con le BETA che durano tutta la vita, ormai siamo abituati che i servizi vanno e vengono. il piu’ “bravo” in questo senso e’ sicuramente twitter, che oddio praticamente perche’ piu’ di una volta mi era necessario comunicare qualcosa ma il servizio era giu’. io preferisco pagare ma essere sicuro che non mi fregano cosi’, ma nel mondo 2.0 non e’ sempre possibile…

    btw, per COSA FARE nel caso del diservizio- ti do subito un esempio pratico, proprio da ieri! ;)

    urTurn.com- sai chi sono, vero? hai visto nel mio Blog che sono un loro fan e che speravo di poter chiedere il mio primo “bonus 2.0″ gia’ all’inizio di Agosto, ma in questa settimana urTurn@Facebook era ….

    “urTurn on Facebook: when it’s time to pay, the service “is experiencing temporary problems”?”
    http://www.milanin.com/members/andrey.golub/weblog/1722.html

    e allora mi sono incazzato ed in un giorno ho trovato un modo di “metterlo a posto” :) ormai nel web 2.0 non ci sono i limiti per chi e’ capace!

    leggi il articolo, alle fine troverai i commenti per come si e’ risolta la situazione.

    di nuovo- bravo per il articolo!

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