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Google Squared (Google al quadrato) – i risultati provenienti da un motore di ricerca strutturati in forma di tabella sinottica

Scritto da parte di sean ·

Logo Google Squared Una delle innovazioni più emozionanti da parte di un motore di ricerca che ho visto recentemente è (Google al quadrato). Fai una ricerca per qualcosa che ha più attributi e Google cercherà di costruire una tabella dei risultati, con una colonna per ogni attributo principale di sua conoscenza. Come esempio, fai la prova con “Hitchcock films“.

Risultato di Google Squared per Hitchcock Films

Figura 1: I risultati di una ricerca in per “hitchcock films”

Google ha dimenticato un film? Basta aggiungere una riga col nome e Google cercherà di riempire gli attributi mancanti. Oppure è un attributo dei film a mancare? Basta scegliere un suggerimento che Google offre per una colonna nuova oppure specificane uno tu e Google cercherà di trovare i dati. E se un elemento sembra fuori luogo? Basta passarci sopra il mouse e Google visualizzerà la fonte dei dati con valori alternativi. Nell’esempio Hitchcock, un film è stato riportato con la nuova data del suo rilascio, piuttosto che con la data originale. Sono bastati un clic o due e poi la data corretta è apparsa.

non è adatto ad ogni ricerca

funziona davvero bene per i domini di dati ben definiti. Se il dominio di definizione, la query di ricerca, è soggetto a più interpretazioni, i risultati forniti da logicamente ne soffrono di conseguenza. Come è successo nel caso della ricerca web standard, credo che nel corso del tempo gli utenti diventeranno piuttosto esperti nel porgere i loro quesiti. La necessità di raffinare una query non scomparirà completamente però, cosa che Google prende già in considerazione con un non trovi gli oggetti giusti? Inizia con un tabella vuota“.

Non tutte le informazioni si prestano ad una rappresentazione nella forma di una tabella. Chiedi a di forzare i risultati con pochi attributi in una tabella ed esso ti accontenta senza chiedere spiegazioni ma, come recita il vecchio detto di informatica, garbage in, garbage out.

Non è ancora pronto per l’uso quotidiano

è ancora molto grezzo ai bordi, come Google pacificamente . Vorrei essere in grado di ordinare e/o filtrare su una o più colonne. Sarebbe anche bello se si potesse salvare la tabella in un foglio di lavoro, come OpenOffice Calc o come un pdf. Attualmente è possibile salvare le queries di ricerca, comprese le loro modifiche, ma solo a patto che tu dica a Google chi sei (e cosa cerchi), il che entra in conflitto con la tua privacy. Una volta che la query venga salvata, rimane poco da fare. L’attuale struttura non si presta ad un semplice copia e incolla. Ma non cavilliamo troppo, è decisamente promettente.

è utile?

Google ha architettato un’estrema flessibilità in , il che consente agli utenti di aggiornare le singole celle di una tabella, inserire nuove righe e/o colonne e rimuovere quelle che non sono pertinenti. Questa funzionalità di revisione è veramente utile per le occasioni in cui Google deve fare affidamento su dati non strutturati trovati in rete e non è in grado di offrire un risultato “perfetto”.

Si potrebbe chiedere che senso abbiano i risultati di ricerca visto che essi richiedono un sacco di rielaborazione? Google fornisce uno strumento per organizzare i dati spesso disparati trovati in rete – in un modo molto più veloce del processo di fare più ricerche ed incollare i risultati in un foglio di lavoro OpenOffice Calc o simili. È anche un presupposto sicuro che i risultati di vadano a migliorare nel corso del tempo, considerato che Google può osservare il feedback degli utenti (l’aggiornamento manuale delle tabelle) con lo scopo di migliorare la propria conoscenza sui dati di un tipo di ricerca (Google è guidato dai dati e dal feedback).

È il caso di prendere decisioni importanti sulla base di questi dati? No. non è un sostituto per i dati assemblati con un processo formale. Eppure, grazie alle fonti che sono fornite per ciascuna delle sue cellule di dati, può facilitare il processo. Google sembra appoggiarsi a più siti web come fonti di dati per i dati restituiti da una query, evitando in tal modo la sindrome di Wikipedia in cui un sito detiene il monopolio della risposta migliore. Questo è molto promettente: complimenti, Google.

Da dove provengono i dati per ?

Sembra che Google implichi di star facendo il lavoro pesante richiesto nell’ordinare i dati non strutturati trovati sul web, ma il lavoro non dovrebbe essere sempre così difficile. Google ha già in casa, un database on-line da cui è possibile, e probabile, estrarre i dati strutturati per i risultati della ricerca su .

Google ha anche discusso di come si sta eseguendo la scansione del per trovare le informazioni ricche, spesso contenute nelle basi dati altamente strutturate, nascoste dietro i form trovati sul web.

Le Implicazioni SEO e di Business

Qualsiasi attività con un catalogo di prodotti o di altri dati strutturati dovrebbe prendere in considerazione quale sarebbe il modo migliore in cui possa essere inserito nella loro strategia SEO. Se questo punto non è già chiaro, prova ad eseguire una ricerca per .

Google Squared risultati per ipod

Figura 2: Risultati di ricerca in per “ipod”

Sorprendentemente, i risultati di ricerca per l’iPod non si sono rivelati perfetti per una ricerca così prevedibile nel settore tecnologico; ho trovato una colonna “Figura” senza dati e ho avuto bisogno di aggiungere una colonna “Capacità”.

Se tu fai affidamento sui report di ranking nei motori di ricerca, essi avranno bisogno di un aggiornamento per tener in considerazione se i risultati cominciano a figurare nei risultati web standard di Google.

Wolfram|Alpha?

logo Wolfram|Alpha L’annuncio di segue alle calcagna il rilascio di Wolfram Alpha, un motore di ricerca che Danny Sullivan ha chiamato un “motore di fatti“. Wolfram|Alpha assembla dati disparati su un argomento, in un modo forse non troppo dissimile a Il libro dei fatti. Ove possibile, Wolfram|Alpha visualizzano molteplici dimensioni della risposta, come in una query per firenze (bella la risposta) o cranberry. Eppure il corpus di dati WolframAlpha è molto più limitato di quello di Google. Nel caso di cranberry, non si ha alcuna notizia della band con lo stesso nome. Wolfram ha poco da dire sui film di Hitchcock, anche se mi offre informazioni sul cognome Hitchcock.

non è ancora internazionale

funziona al meglio per le ricerche fatte in lingua inglese. Ho provato a forzare il punto, cercando dischi dell’italianissimo cantante pop . I risultati, in spagnolo o in inglese, sembravano essere tratti da siti web nordamericani. Nulla è emerso dall’Italia. Una ricerca per il cantautore berlinese fornisce di nuovo risultati per gran parte nordamericani anche se un sito tedesco, www.magistrix.de, è stato citato. Che attualmente accetti dati provenienti dalla Germania, insieme agli Stati Uniti ed al Regno Unito, sembra implicare che non sfrutti tutti i dati strutturati che Google conosce.

Senza dubbio, Google sta facendo altre cose belle come la (Wonder Wheel). Ma la ruota delle meraviglie è solo un modo per raggruppare una cosa fatta anche da altri da tempo. invece è qualcosa di veramente entusiasmante.

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Originariamente pubblicato 31 Jul 2009

  • Sean Carlos aiuta le aziende nell'ottimizzare i loro risultati di business online. La sua carriera spazia dalla gestione di campagne di telemarketing e direct mailing presso un'organizzazione con più di 10.000 soci ad una significativa esperienza a livello mondiale maturata presso la Hewlett-Packard. Nei primi anni 90 Sean ha sviluppato un applicativo enterprise search, comprensivo di tutte le fasi, dall'indicizzazione alla ricerca dei testi, per il Los Angeles County Museum of Art. Dal 2000 al 2004 Sean è stato IT Manager del sito immobiliare CasaClick.it, parte del gruppo Pirelli. Sean è un docente ufficiale della Web Analytics Association. Collabora inoltre con l'Università Bocconi. Nato a Providence, RI, USA, Sean Carlos si è laureato in Fisica. Parla inglese, italiano e tedesco.

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